Il dottor Cordelier, un anziano psichiatra, lascia in eredità tutti suoi beni al misterioso e malvagio signor Opale. Alla fine si scoprirà che i due sono la stessa persona, anzi che il signor Opale è la proiezione dell’io segreto del dottor Cordelier.
Libera e straordinaria trasposizione dello Strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson. Renoir riambienta la storia nella Parigi anni cinquanta e trasforma il problema morale in una sottile questione psicologica: non assistiamo, come nelle vecchie versioni del romanzo, alla lotta tra Bene e Male, bensì al conflitto tra un Jekyll borghese, schiavo delle convenzioni sociali e perciò artificiale, e un Hyde emancipato da qualsiasi “regola del gioco” e quindi autentico. […] (il Mereghetti)
Contrariamente a Stevenson (Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, 1886) e alle precedenti trasposizioni filmiche, la simpatia di Renoir va a Opale (come si dice esplicitamente nella bella scena finale della confessione) più che al rispettabile Cordelier di cui, anzi, si sottolinea l'immonda ipocrisia. L'aver risolto in cadenze di pantomima il malefico "doppio" di Cordelier non è soltanto un divertimento in chiave figurativa, ma ha una precisa corrispondenza etica e metaforica: il modo con cui il grande Barrault/Opale esprime la propria emancipazione dalle regole con inquietanti passi di danza e in frenesia ballettistica non manca di ironia e sconfina nel grottesco, evidente anche nel personaggio dello psichiatra ostile (M. Vitold). Realizzato per la prima volta in Francia in coproduzione con la TV (ORTF) e girato in parte con l'impiego contemporaneo di diverse macchine da presa. (Il Morandini)
Titolo Originale: LE TESTAMENT DU DOCTEUR CORDELIER Regia: Jean Renoir Interpreti: Jean-Louis Barrault, Jean Topart, Michel Vitold, Teddy Billis, Teddy Bilis, Sylviane Margollé, Jacques Dannoville, André Certes, Jean-Pierre Granval, Céline Sales, Ghislaine Dumont, Madeleine Marion, Didier d'Yd, Primerose Perret, Raymond Jourdan, Jaque Catelain, Régine Blaess, Gaston Modot Durata: h 1.40 Nazionalità : Francia 1959
Libera e straordinaria trasposizione dello Strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson. Renoir riambienta la storia nella Parigi anni cinquanta e trasforma il problema morale in una sottile questione psicologica: non assistiamo, come nelle vecchie versioni del romanzo, alla lotta tra Bene e Male, bensì al conflitto tra un Jekyll borghese, schiavo delle convenzioni sociali e perciò artificiale, e un Hyde emancipato da qualsiasi “regola del gioco” e quindi autentico. […] (il Mereghetti)
Contrariamente a Stevenson (Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, 1886) e alle precedenti trasposizioni filmiche, la simpatia di Renoir va a Opale (come si dice esplicitamente nella bella scena finale della confessione) più che al rispettabile Cordelier di cui, anzi, si sottolinea l'immonda ipocrisia. L'aver risolto in cadenze di pantomima il malefico "doppio" di Cordelier non è soltanto un divertimento in chiave figurativa, ma ha una precisa corrispondenza etica e metaforica: il modo con cui il grande Barrault/Opale esprime la propria emancipazione dalle regole con inquietanti passi di danza e in frenesia ballettistica non manca di ironia e sconfina nel grottesco, evidente anche nel personaggio dello psichiatra ostile (M. Vitold). Realizzato per la prima volta in Francia in coproduzione con la TV (ORTF) e girato in parte con l'impiego contemporaneo di diverse macchine da presa. (Il Morandini)
Titolo Originale: LE TESTAMENT DU DOCTEUR CORDELIER Regia: Jean Renoir Interpreti: Jean-Louis Barrault, Jean Topart, Michel Vitold, Teddy Billis, Teddy Bilis, Sylviane Margollé, Jacques Dannoville, André Certes, Jean-Pierre Granval, Céline Sales, Ghislaine Dumont, Madeleine Marion, Didier d'Yd, Primerose Perret, Raymond Jourdan, Jaque Catelain, Régine Blaess, Gaston Modot Durata: h 1.40 Nazionalità : Francia 1959